Anche durante il 2025 sarà possibile richiedere l’Ape Sociale, meccanismo che consente di lasciare l’impiego prima del previsto: i requisiti e come presentare domanda.
Il Senato ha approvato in via definitiva la Legge di Bilancio 2025 nella seduta del 28 dicembre. Nel testo della Manovra sono contenuti una serie di interventi che riguardano anche le pensioni. Fra questi anche la conferma di alcuni meccanismi per il pensionamento anticipato.
Durante il 2025, dunque, molti lavoratori potranno lasciare l’impiego in anticipo rispetto ai requisiti per richiedere la pensione di vecchiaia. Una di queste modalità è l’Ape Sociale (Anticipo Pensionistico Sociale) istituito nel 2017 e confermato più volte dai vari Governi. Così come gli altri meccanismi per andare in pensione in anticipo, anche per accedere all’Ape Sociale sono previsti determinati requisiti.
È stato confermato anche per il 2025, attraverso la nuova Legge di Bilancio, l’Ape Sociale, meccanismo che permette di andare in pensione in anticipo rispetto al previsto. Nello specifico, non si tratta di una vera e propria pensione anticipata, ma di un’indennità erogata dall’Inps sino al raggiungimento dei requisiti per accedere alla pensione di vecchiaia.
L’Ape Sociale è riservata solo a determinate categorie di lavoratori: caregiver, che assistono un familiare disabile da almeno sei mesi al momento della domanda; disoccupati; lavoratori con almeno il 74% di disabilità riconosciuta; lavoratori che hanno maturato almeno 36 anni di contributi di cui almeno 7 degli ultimi 10 anni impegnati in professioni gravose.
Per quanto riguarda i requisiti, per richiedere l’Ape Sociale è necessario aver compiuto 63 anni e 5 mesi di età, maturato un’anzianità contributiva di almeno 30 anni e non essere titolari alcuna pensione diretta. Per le donne con figli, appartenenti alle categorie appena elencate, il requisito anagrafico scende di 12 mesi per ogni figlio nel limite massimo di due anni.
Chi è in possesso dei requisiti può inoltrare la domanda sul portale online Inps, accedendo alla sezione dedicata con le credenziali Spid, Cie o Cns, o, in alternativa, rivolgendosi ad un patronato e presentando tutta la documentazione richiesta.
Una volta ricevuta la domanda, l’Inps verificherà i dati ed i requisiti del richiedente. L’indennità decorrerà poi dal primo giorno del mese successivo rispetto alla presentazione della richiesta per ricevere il trattamento. L’importo dell’Ape Sociale viene calcolato dall’Istituto di previdenza sociale in base alla rata mensile che il richiedente avrebbe diritto a ricevere al momento della presentazione della domanda e tenendo conto della contribuzione maturata. La mensilità, però, non potrà superare in ogni caso, i 1.500 euro lordi.
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