Botti di Capodanno protagonisti dell’inquinamento, le zone più colpite

Roma è stata protagonista di una notte di Capodanno infuocata, i botti hanno creato spettacoli pirotecnici ma anche grande tasso di inquinamento.

Oggi diventa fondamentale fare attenzione a quello che sta accadendo per cercare di evitare che la situazione degeneri.

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Botti di Capodanno protagonisti dell’inquinamento, le zone più colpite (CapitaleRoma.it)

Nonostante l’ordinanza del Sindaco Roberto Gualtieri, a Roma non si sono fermati e i botti hanno superato i limiti che ci si poteva aspettare. Le centraline dell’Arpa Lazio, installate nella città, hanno registrato sforamento dei limiti. L’inquinamento è balzato alle stelle a causa proprio delle esplosioni con alcuni quartieri che si trovano letteralmente al collasso.

Facilissimo dimostrare come la correlazione tra l’aumento dell’inquinamento sia legato ai botti con i limiti che sono andati su in 9 centraline su 11 con l’eccezione di Preneste e Tiburtina dove la situazione è stata più contenuta. I valori delle polveri sottili fanno preoccupare e lanciano un’allarme facendo capire come questi spettacoli pirotecnici siano molto pericolose.

I valori sono saliti da un giorno all’altro con alcune zone della città che hanno raggiunto i limiti dell’emergenza facendo preoccupare l’amministrazione comunale. Insomma le precauzioni non sono bastate e ora bisogna rialzarsi in piedi per trovare la forza di andare avanti e raggiungere altri risultati.

Botti di Capodanno, l’inquinamento preoccupa

L’inquinamento dovuto dai botti di Capodanno è un fattore che non fa smettere di parlare e anzi aumenta le preoccupazioni. Le rivelazioni del 1° gennaio hanno specificato come sia facile da dimostrare la correlazione con i limiti di 50 ug/m3 di PM10 in tutte le centraline nei seguenti quartieri: Preneste, Francia, Cinecittà, Cavaliere, Fermi, Bufalotta, Cipro, Tiburtina, Arenula e Malagrotta.

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Botti di Capodanno, l’inquinamento preoccupa (CapitaleRoma.it)

Si tratta del Capodanno più inquinato degli ultimi anni peggiore anche di quando nel 2023 le centraline erano andate ben al di là dei limiti prestabiliti. Oggi si deve solo cogliere con attenzione quanto accaduto per cercare di tornare nei limiti di guardia ed evitare che la situazione possa essere ancora peggiore.

Il Dipartimento Ciclo dei rifiuti, Prevenzione e risanamento degli inquinamenti di Roma ha firmato un’ordinanza per cercare a limitare l’emissione dei gas di scarico e dunque non far peggiorare una situazione ulteriormente complicata. Chi si deve spostare dovrebbe preferire i mezzi e dunque raggiungere i posti senza prendere automobili e motorini. Non si tratta di un divieto, ma una mano da tutti può rendere più facile.

Vedremo quando la situazione tornerà sotto i limiti di guardia nei prossimi giorni, raggiungendo dei risultati molto interessanti almeno in prospettiva.

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