Chiamata della banca sullo smartphone: così i truffatori rubano i soldi dal conto

Molti utenti, di recente, hanno segnalato il diffondersi di un particolare raggiro, la cosiddetta “truffa della chiamata dalla banca”: come difendersi.

Aumentano le truffe telefoniche e quelle messe in atto online, sfruttando i social network o le applicazioni di messaggistica istantanea, come WhatsApp o Telegram. Questi raggiri diventano, con il passare del tempo, sempre più sofisticati mettendo in difficoltà gli utenti che, spesso, cadono nella rete dei malviventi.

Truffa
Chiamata della banca sullo smartphone: così i truffatori rubano i soldi dal conto

Per quanto riguarda le frodi telefoniche, una di quelle che maggiormente si sta diffondendo negli ultimi mesi è quella che è stata ribattezzata come “la truffa della chiamata dalla banca”. Si tratta di un escamotage che i criminali utilizzano, fingendosi gli operatori della banca della vittima, per sottrarre denaro dai conti correnti o dalle carte di credito.

Truffa della chiamata della banca, come difendersi dal raggiro

Le forze dell’ordine, gli enti e le associazioni dei consumatori raccomandano costantemente di fare attenzione alle truffe online e telefoniche il cui numero è in costante crescita così come quello delle vittime che finiscono nella rete dei criminali.

Tra le truffe telefoniche più comuni, oltre a quelle effettuate con numeri esteri, rientra sicuramente quella della chiamata dalla banca. Si tratta di un escamotage, noto come vishing, ossia una un inganno molto simile al phishing, ma effettuato via telefono, attraverso cui i criminali si fingono la banca dell’utente per riuscire ad entrare in possesso dei suoi dati sensibili legati ai conti correnti o le carte di credito per poi svuotarli.

Telefono
Truffa della chiamata della banca, come difendersi dal raggiro

Una delle scuse più spesso utilizzate è quella di fantomatiche operazioni anomale avvenute sul conto che necessitano il trasferimento del denaro in un falso “conto di sicurezza”. Non è raro, però, che i truffatori usino un altro escamotage, ossia quello del conto bloccato. In tutti i casi l’obiettivo è lo stesso: estorcere i dati dei conti o delle carte per poi derubare denaro.

Spesso, inoltre, per trarre in inganno gli utenti, vengono anche usate tecnologie di spoofing che consentono ai truffatori di far apparire sul display del destinatario della chiamata il numero ufficiale della banca.

Per non finire raggirati, il consiglio è quello di non fornire mai, per nessun motivo, informazioni sensibili durante le conversazioni, via sms o via e-mail, dato che nessun istituto di credito chiederà al proprio cliente la condivisione di simili dati attraverso questi canali. Per qualsiasi dubbio, è sempre bene contattare la propria banca e chiedere spiegazioni, ma utilizzando i canali ufficiali. Un altro consiglio è quello di monitorare il proprio conto, dopo aver ricevuto una chiamata simile, per accertare eventuali operazioni sospette.

Gestione cookie