Questo inverno ci sta regalando giornate fredde ma soleggiate, in cui l’ideale è concedersi una gita fuori porta: conosci questi luoghi nei dintorni di Roma?
Riconnetterci con la natura può avere effetti molto benefici sia sul nostro organismo che sulla nostra mente. A confermare questa affermazione concorrono diversi studi e teorie portati avanti da esperti psicologi e biologi nel corso dei decenni.
E forse è proprio per questo che le gite fuori porta, alla scoperta di luoghi naturali mai visitati prima, ci piacciono così tanto, così come una bella scampagnata o una giornata di trekking. Di certo esplorare la natura durante l’inverno, a volte, può essere difficoltoso.
Eppure questa stagione fredda ci sta regalando parecchi weekend freddi, ma allo stesso tempo sereni e soleggiati. E dunque, ben coperti, possiamo partire alla volta di qualche meta a noi vicina. Prendiamo ad esempio i dintorni di Roma.
Nei pressi di Roma c’è un lago fantasma: conosci la storia del Canterno?
Nei pressi di Fiuggi, in provincia di Frosinone, si trova un lago su cui aleggia un alone di mistero. Il lago in questione è infatti conosciuto come il lago fantasma di Canterno. Un bacino idrico di origine carsica che ha un’estensione di 0,6 km quadrati e una circonferenza di quasi 5 km.
La profondità massima arriva a 25 metri e attorno alle sue rive si può godere di una flora e di una fauna molto ricche. In questo habitat troviamo ad esempio aironi cinerini, aironi rossi o gallinelle d’acqua. Ma anche querce, cerri e latifoglie.
L’aspetto più interessante, però, riguarda l’origine del suo nome: perché il lago fantasma di Canterno si è guadagnato questa nomea? Ebbene, ciò si deve a uno strano fenomeno che sembra risalire addirittura all’800, cioè al periodo in cui il lago venne a formarsi per via dell’inondazione dei campi coltivati che allora sorgevano in quella zona.
Ogni tanto, questo lago scompariva, per poi riapparire nei mesi successivi. Quello che inizialmente sembrava un fenomeno inspiegabile, nel corso dei secoli ha trovato una spiegazione ben precisa. Oggi sappiamo che il lago di Canterno scompariva poiché l’acqua sprofondava nel sottosuolo grazie all’inghiottitoio Pertuso, cioè un buco nel terreno da cui l’acqua penetra nel sottosuolo.
Questo inghiottitoio, che per lunghi periodi era otturato dai detriti del lago, finiva per aprirsi all’aumentare della pressione dell’acqua sovrastante. Il lago si trasferiva dunque nel sottosuolo, per poi ricomparire lentamente con le piogge.
In tal modo è stato possibile comprendere anche che fine facessero i pesci. Se la scomparsa del lago fosse stata dovuta solo a lunghi periodi di siccità, infatti, la fauna avrebbe dovuto risentirne. E invece il Canterno è sempre rimasto un lago fertile, proprio perché i pesci subivano solo un breve “trasloco” momentaneo.
Oggi i livelli del lago sono stati stabilizzati, anche se è ancora possibile osservare evidenti innalzamenti e abbassamenti nel livello delle acque. A farne da testimone un alberello che sorge in mezzo al lago, che a volte è del tutto sommerso, altre volte spicca solitario in lontananza.